Nato a Brescia nel 1964, vive ora a Milano. Laureato in giurisprudenza, è professore di diritto amministrativo nell’Università di Pavia ed esercita la professione di avvocato. È sposato dal 1995, ha due figlie, una di dieci e una di quattordici anni.
Da quando aveva tredici anni si è interessato di meditazione orientale, attirato soprattutto dal Buddhismo sino-giapponese e dal Taoismo. Fin da quel momento, ha inteso la meditazione come un cammino realizzativo e soteriologico, quindi non come un sistema di credenze nè come un’alternativa rispetto ad altre religioni.
Nel 1985 comincia a praticare la meditazione Zen Soto (zazen/shikantaza di Dogen Zenji) nel Dojo Ozanmaido di Brescia, legato al monastero Shobozan Fudenji di Salsomaggiore. Nel febbraio 1986 partecipa al primo ritiro (Sesshin) a Fudenji, dove incontra il Maestro Fausto Taiten Guareschi dal quale riceve l’ordinazione a Bodhisattva (discepolo laico) nell’estate dello stesso anno, con il nome di Shojun.
Per alcuni anni è stato responsabile del Dojo Ozanmaido di Brescia. È stato inoltre presidente dell’Istituto Italiano Zen Soto Shobozan Fudenji, di cui ha contribuito a ideare lo Statuto e a curare la pratica per il riconoscimento come ente di culto. In questa veste ha avuto modo di conoscere anche l’Unione Buddhista Italiana e le diverse Confessioni appartenenti alle tradizioni rappresentate dall’UBI (dei cui Statuti ha curato la pubblicazione in Daimon. Annuario di diritto comparato delle religioni n. 1/2001), nonché di partecipare alle riflessioni e ai dibattiti che hanno accompagnato la stipula dell’Intesa tra l’UBI e il Governo italiano.
Ha collaborato alla fondazione del Seminario di Studi Teologici di Fudenji, presso il quale è avvenuta la sua formazione teologica, nel quale ha insegnato per molti anni e di cui è stato direttore fino al 2006. Il Seminario Teologico gli ha consentito di conoscere e di collaborare con importanti studiosi di Buddhismo e religioni orientali, fra cui Mauro Bergonzi, Michael Fuss, Richard Gombrich, Giangiorgio Pasqualotto, Aldo Natale Terrin e Aldo Tollini. Un altro significativo contributo alla sua formazione nell’ambito del Seminario Teologico di Fudenji è stato il confronto con alcuni rappresentanti della scuola di teologia liturgica del monastero di Santa Giustina di Padova, fra cui, oltre a Terrin già ricordato, Roberto Tagliaferri, Giorgio Bonaccorso e Andrea Grillo.
Grazie al forte stimolo all’apertura impresso dal Maestro Guareschi al Seminario teologico di Fudenji, questa esperienza gli ha consentito di approfondire in maniera particolare la sensibilità per il dialogo interreligioso. In questo ambito ha pubblicato i propri contributi:
- La meditazione nel Buddhismo come arte del risveglio, in A.A.V.V., Come incontrare Dio, Benedettina editrice, Parma, 1999;
- La meditazione nel Buddhismo, in A.A.V.V., La preghiera respiro delle religioni, Ancora editrice, Milano, 2000;
- La preghiera del cuore nel Buddhismo (con F. Taiten Guareschi), in Atti del convegno “La preghiera del cuore” (Monastero Benedettino di S. Antonio, 10-13 luglio 2006), Simmetria n. 10/2006.
Dalla fine del 2006 non è più legato a Fudenji nè ad altra Scuola o Tradizione Buddhista, ma continua la propria ricerca spirituale, che negli ultimi anni si è rivolta soprattutto allo studio e alla pratica delle radici indiane dello zazen e dell’irraggiamento della benevolenza.