“Dov’è tuo fratello?” L’uccisione di Abele nell’arte - Valerio Terraroli
Relatore Valerio Terraroli
Il tema dell'uccisione di Abele e della conseguente condanna di Caino, con ciò che ne consegue, possiede una ricchissima tradizione iconografica a partire dai mosaici ravennati fino all'età moderna e diversamente declinata in momenti diversi della vicenda. In realtà le iconografia più antiche si attestano sulla descrizione della duplice offerta a Dio da parte dei due fratelli: Abele le messi mature, Caino l'agnello e quindi caricata di evidenti significati simbolici legati al sacramento eucaristico.
A partire dall'età alto medievale l'interesse si sposta sull'atto violento e irreparabile dell'uccisione di Abele: una scelta che comporta, a sua volta, infinite varianti iconografiche specie in età tardo rinascimentale e barocca nelle quali la narrazione figurativa accentua l'elemento drammaturgico dell'evento. Nell'età romantica la figura di Caino assume un suo proprio rilievo, impersonando il senso di colpa, la meditazione sul destino umano e una individualità tragica e potente che passa anche alla fortuna cinematografica del tema.
A questo percorso si connette una particolare ricaduta iconografica del tema della fratellanza sviluppatasi sulla base delle teorie illuministe e su uno dei fondamenti della Rivoluzione francese e nel quale confluiscono elementi valoriali e figurativi che giungono fino all'età contemporanea cercando di fondere l'antica immagine di Abele nelle vittime di ogni tempo.