Marcello Massimini - I Nuovi Scenari: intelligenza artificiale e coscienza
Relatore Marcello Massimini
Come stabilire la presenza della coscienza? Della nostra abbiamo percezione interna, ma per quella altrui ci rifacciamo al comportamento, che non è un criterio sicuro. Da un lato le macchine, come il supercomputer Watson, rispondono a tutte le domande immaginabili, ma non si può dire che siano coscienti. Dall’altro lato non è detto che un paziente in apparente stato vegetativo, pur non rispondendo agli stimoli, sia del tutto privo di coscienza.
Nel 2002 si è scoperto che esiste uno stato di coscienza minima e che il 40% dei pazienti in questo stato sono scambiati per pazienti in stato vegetativo. Essi fluttuano su diversi livelli coscienziali senza poter comunicare. Infatti per l’ostruzione dei canali dell’input e dell’output non possono né ricevere informazioni, né trasmetterle. Nella sindrome “locked in” è bloccato l’output motorio, ma la coscienza c’è. Viceversa certe lesioni disconnettono l’input sensoriale. Qualcosa di analogo è sperimentato da tutti noi quando nel sonno Rem siamo isolati dal mondo esterno, ma sogniamo e quindi abbiamo una forma di coscienza. Nel progetto “Human Brain Project”, di cui anche il relatore fa parte, ci si propone di raccogliere tutti i dati che conosciamo sul cervello. Nel nostro cervello ci sono 100 miliardi di neuroni, di cui 20 miliardi si trovano nel sistema talamo-corticale e 80 nel cervelletto. Condizione della coscienza è il sistema talamo-corticale, non il cervelletto. La teoria dell’IITC (Information Integration Theory of Consciousness), formulata da Giulio Tononi, si è concentrata sulle caratteristiche della coscienza partendo dall’esperienza che ne facciamo: essa è ricchissima di informazioni ed è perfettamente unitaria. La seconda caratteristica distingue la coscienza umana dalla macchina. Se si divide in due il cervello (Split Brain), anche la coscienza è divisa in due coscienze, due soggetti. Ciò dimostra che essa è essenzialmente unitaria ed è analoga a un’orchestra in cui la varietà dei suoni risponde a un'unica melodia. Si apre un campo infinito di indagine, mentre rimane vero quanto afferma Colin McGinn: “We will never know how the water of the physical brain is turned into the wine of consciousness”.
Bibliografia
- Marcello Massimini e Giulio Tononi, Nulla di più grande dalla veglia al sonno, dal coma al sogno. Il segreto della coscienza e la sua misura, Milano, Baldini & Castoldi 2013.
- Giulio Tononi, Galileo e il fotodiodo. Cervello, complessità e coscienza, Bari, Laterza 2003.
- Giulio Tononi, Phi. Un viaggio dal cervello all’anima, tr.it. Silvio Ferraresi, Torino, Codice Edizioni 2014.
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