Il narcisismo oggi
Due persone si incontrano. Il primo, con atteggiamento depresso dice all’altro: “mi hanno diagnosticato un cancro e mi hanno dato due mesi di vita”. L’altro: “che peccato! Non potrai venire alla presentazione del mio nuovo libro!” Il secondo è un narcisista.
Il tema del narcisismo sarà uno dei principali trattati da due eminenti psicanalisti, Laura Ambrosiano e Leonardo Resele nella conferenza dell’Accademia Cattolica di Brescia mercoledì 27 febbraio alle 17:45 nell’Aula Magna dell’Università Cattolica in via Trieste 13. Il titolo è: “Ricostruire le relazioni: una prospettiva psicoanalitica”. I tratti narcisistici limitano infatti la qualità delle relazioni sociali. Il fenomeno del narcisismo è inizialmente oggetto di studio della psicanalisi, ma a partire dagli anni ‘70 del ‘900 diventa tema anche dei sociologi. Il crescente interesse deriva dal fatto che i cosiddetti tratti narcisistici diventano sempre più comuni, tanto che si parla di una epidemia di narcisismo. Jean Twenge, dell’Università di San Diego, lo ha studiato. I dati sono impressionanti: da una ricerca del 2006 negli USA risulta che uno studente di college su quattro rivela ampi tratti di personalità narcisistica e che un americano su dieci, che si trovavano tra i venti e trenta anni all’epoca della ricerca, aveva avuto disturbi di personalità narcisistica. Ma quali sono i tratti caratteristici del narcisismo che sono dannosi nelle relazioni individuali e alla cultura sociale? Il narcisismo si presenta in diverse forme. Tutte hanno la caratteristica di avere una visione grandiosa di sé non reale che provoca una visione distorta della realtà e una carenza di empatia, cioè manca la capacità di immedesimarsi nelle sensazioni dell’altro. Queste distonie emotive limitano grandemente la capacità di relazioni affettive stabili: vi è una iniziale seduttività seguita da perdita di interesse per l’altro. È chiaro che persone con queste caratteristiche sono divisive; possono manipolare gli altri, ma certo non creare coesione. Il narcisismo è anche un fenomeno culturale: un conto è il crescere del numero di persone con tratti narcisistici, un altro è la tendenza dell’opinione comune a considerare il narcisismo e lo stimolo continuo da parte della società ad una crescita dell’autostima come una situazione normale e desiderabile. Molti, fonti di perplessità, sono gli effetti sulla società. Tra questi, il minimalismo pedagogico che promuove l’autostima sganciandola dal rendimento e la crescente richiesta di democrazia diretta che svuota il ruolo del parlamento. Selfie e twitter sono causa o effetti del narcisismo? Se volete una risposta, dite se è nato prima l’uovo o la gallina.