Alberto Rovetta: “Le tecnologie per la vita e la biorobotica”
Conferenza del Prof. Alberto Rovetta - Politecnico di Milano - Università Beihang di Aeronautica e Astronautica, Pechino, Professore Emerito.
Esistono oggi elementi che sembrano condurre l’umano verso il post-umano come le automobili che senza guida umana eseguono percorsi complessi o le esplorazioni spaziali su pianeti e asteroidi remoti. Rispetto a vent’anni fa la vita dell’umanità su larga scala è cambiata grazie a internet, ai cellulari, alle trasmissioni a grandissima distanza, alle memorie elettroniche di capacità quasi illimitate e in grado di salvare i dati di miliardi di persone. Si potrebbe parlare di democrazia iperbolica che permette a ciascuno di entrare in contatto con culture diverse e di proiettarsi verso il futuro. La biorobotica si propone di migliorare la vita nella sua salute e nel suo benessere. La tecnologia informatica promuove il “machine learning”, cioè l’apprendimento automatico, la traduzione automatica, il riconoscimento delle persone, la valutazione delle espressioni vocali, l’analisi del parlato. Essa però non si limita a facilitare la vita di relazione delle persone, bensì rende non necessaria la loro presenza fisica. Costruisce un oggetto virtuale, un Avatar, che si esprime in funzioni essenziali di movimento, di protezione, di sicurezza, di creatività verso l’ambiente. Questo Avatar può soccorrere un astronauta ferito, ma può anche sostituirsi a lui. Può elaborare perfino informazioni logiche ed emozionali. È un progresso di cui dobbiamo riconoscere la grandezza e la validità.
Alberto Rovetta (1940), professore ordinario al Politecnico di Milano ha ricoperto le cattedre di meccanica applicata, disegno industriale, progettazione innovativa di robot intelligenti e di sistemi autonomi. Professore emerito alla università Beihang di Pechino, ha progettato dal 1969 sistemi complessi e robot. Ha pubblicato il “Manuale dell’ingegnere” in cui 86 pagine sono dedicate alla robotica. E’ titolare di decine di brevetti di robotica nei campi più diversi che vanno dalla meccanica (il robot Gilberto uno dei primi al mondo – 1982 - a comando vocale e con visione a microprocessori) alla sanità (prima applicazione di robot comandati a distanza in operazioni chirurgiche) all’esplorazione spaziale. Nel campo della salute si è occupato di protesi bioniche anche con l’uso di nanotecnologie (progetto Daphne) e ha sviluppato progetti di telemedicina per paesi africani. Ha collaborato ed ha anche guidato progetti con molte istituzioni internazionali, non solo in Italia, ma anche in Giappone, Cina, Stati Uniti, Russia, (ONU, Unesco, CEE, ecc.) Con la Nasa si è occupato nel 1993 della prima applicazione della robotica alle attività di telespazio.
Caratteristiche dell'evento
Inizio evento | Mercoledì 06 Dicembre 2017 | 18:00 |
Luogo | Sede Accademia Cattolica |