Luigi Alici - Bisogni indotti e visione antropologica
Mercoledì 7 febbraio vi aspettiamo alle 18:00 in Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, via Trieste 17, per la conferenza dal titolo “Bisogni indotti e visione antropologica”. La concezione capitalistica del mercato e l’etica utilitaristica cozzano spesso con l’affermazione del bene comune. Come è possibile uscire da paradigmi antropologici distruttivi che portano l’umano a perdersi, soggiogato dai propri stessi miti? Luigi Alici, professore emerito di Filosofia morale presso l’Università degli Studi di Macerata, metterà a confronto differenti visioni antropologiche, analizzando il processo che ha portato l’umanità a sostituire gradualmente l’infinità del desiderio con la ricerca di qualcosa di finito.
Bisogni indotti e visione antropologica
L’idea classica di un radicamento antropologico dei bisogni umani fondamentali conosce una profonda metamorfosi in epoca moderna, quando sulla verticalità metafisica del desiderio prevale un individualismo possessivo, fondato su un originario diritto di proprietà dell’io su se stesso e sul proprio corpo. Nel contesto contemporaneo, nel concomitante indebolirsi di un sapere intorno agli scopi e potenziarsi di un potere intorno ai mezzi, la riflessione antropologica conosce una prevalente declinazione in senso sociologico-culturale, lasciando che un nichilismo di fondo diventi complice di fatto di un consumismo pervasivo. Il deficit antropologico è evidente oggi sia nel tecnocentrismo, che promette una nuova stagione transumanista di “libertà aumentata”, sia nel biocentrismo, che vuole riassorbire i bisogni umani entro un naturalismo impersonale; nel primo caso lo spazio dell’antropologia tende ad essere occupato dalla tecnologia, nel secondo dalla cosmologia. Schiacciata fra queste opposte consacrazioni – dell’artificiale o del naturale –, la persona umana rischia una doppia schiavitù.
Caratteristiche dell'evento
Inizio evento | Mercoledì 07 Febbraio 2024 | 18:00 |
Luogo | Aula Magna Università Cattolica |