Valerio Terraroli - La “vittoria” della morte: la forza performativa dell’arte
Mercoledì 10 maggio vi aspettiamo alle 18 in Aula Magna dell’Università Cattolica, Via Trieste 17, per la conferenza «La vittoria della morte: la forza performativa dell’arte», proposto dall’Accademia Cattolica. Il prof. Valerio Terraroli, ordinario di Museologia e Critica Artistica e del Restauro presso l’Università di Verona, tratterà il tema della rappresentazione della Morte dalle civiltà antiche ai giorni nostri.
La rappresentazione della morte appartiene a tutte le civiltà e dalle epoche più antiche, ma se nel mondo classico essa assume i caratteri satirici di un invito a godere dei piaceri della vita, nell'Europa medievale essa assume una sorta di personificazione come personificazione, intesa quale figura autonoma che compie azioni precise in una visione escatologica della vita umana.
Proviene dal Medio Oriente l'iconografia dell'Incontro dei tre vivi e dei tre morti che è l'antesignana dell'evoluzione che avviene dalla metà del Trecento, per gli effetti della Peste Nera, della raffigurazione della Morte che, in Italia, assume l'aspetto nitido e pulito di uno scheletro, mentre Oltralpe si assesta sulla rappresentazione del corpo in decomposizione: di questa particolare rappresentazione restano significative testimonianze dall'età di Federico II di Svevia agli affreschi di Buffalmacco nel Camposanto di Pisa.
Nel corso del Quattrocento in area francese e tedesca si elabora una nuova e complessa iconografia, la Danza macabra, nella quale la Morte si moltiplica e trascina i vivi in una danza irrefrenabile e folle in cui ad ogni vivente rappresentante di diverse categorie della gerarchia sociale (imperatore, papa, cavaliere, dama, monaco, contadino ecc.) si affianca ghignante uno scheletro o un cadavere in atto di suonare e/o danzare. In Italia, anche sulla scorta dei Trionfi di Francesco Petrarca, il tema del fine vita, per certi versi unito al tema della fine del mondo, si esemplifica nel Trionfo della Morte in cui una Morte sovrana domina il mondo e rende uguali tutti gli umani davanti al destino finale. Esempi di straordinario impatto visivo sono il Trionfo proveniente da palazzo Sclafani ed oggi nella Galleria Regionale di palazzo Abatellis a Palermo e il ciclo macabro dei Disciplini di Clusone.
Sono inoltre da considerare sia la ricchissima produzione miniatoria sia quella grafica (xilografie e incisioni) che a partire dagli inizia del Trecento illustrano i Libri d'Ore, ma soprattutto i Trattati del ben morire o i Trattati della Buona Morte.
Tali iconografie, che talvolta appaiono combinate e mischiate, hanno una larghissima diffusione per tutto il secolo XVI, caratterizzato da profezie millenaristiche e da pestilenze e guerre, fino alla peste del 1630, con qualche ripresa nel corso del secolo XVIII, e riprendono fiato, certo con modalità espressive completamente diverse nelle ar arti del Novecento: dall'arte figurativa alla fotografia, dalla danza al cinema.
Caratteristiche dell'evento
Inizio evento | Mercoledì 10 Maggio 2023 | 17:45 |
Luogo | Aula Magna Università Cattolica |