Andrea Plebani - Rifondare la carta dei diritti dell’uomo su un orizzonte universale
Andrea Plebani Ricercatore
Facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere
Università del Sacro Cuore Milano
La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata il 10 dicembre 1948 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha rappresentato sin dalla sua fondazione uno dei capisaldi attorno ai quali si è cercato di costruire un futuro chiamato a impedire il riproporsi delle atrocità che avevano segnato in maniera indelebile la prima metà del XX secolo. In tal senso essa è divenuta un punto di riferimento per intere generazioni, contribuendo al consolidamento di una fratellanza universale idealmente fondata sulla protezione di diritti e libertà considerati inalienabili.
Con il passare del tempo, però, proprio la natura universale della Dichiarazione è divenuta oggetto di un dibattito sempre più acceso teso a evidenziare la presunta dipendenza del documento da una weltanschauung di stampo marcatamente “occidentale”. È muovendo anche da tali considerazioni che diversi attori – statuali e non – hanno proposto visioni complementari, se non apertamente alternative, a quelle che avevano informato la Dichiarazione del 1948. Lungi dal volere esaminare questi aspetti su un piano eminentemente giuridico, la relazione mira a esaminare l’influenza giocata dalle dinamiche geopolitiche sul dibattito legato all’universalità della Dichiarazione del 1948, in particolare all’interno del variegato mondo mediorientale allargato.
Caratteristiche dell'evento
Inizio evento | Giovedì 02 Dicembre 2021 | 17:45 |
Luogo | Aula Magna Università Cattolica |