Prof. Enrico Minelli - Impotenza della politica in rapporto al mercato: quali le ragioni?

Relatore Enrico Minelli, professore ordinario di Economia politica presso l’Università degli Studi di Brescia

Potere economico, potere politico e potere dell’informazione, ovvero controllo della narrazione, governano la nostra società. Come è possibile trovare e mantenere un equilibrio tra questi poteri? E, soprattutto, come rendere libera l’informazione dalla dipendenza dal mercato? In una rete internet dove ogni spazio diventa potenzialmente pubblicitario e dove i dati vengono venduti al miglior acquirente, come è possibile invertire la rotta e riuscire a restare padroni della propria volontà e della propria riservatezza? Ascolta la conferenza di Enrico Minelli, professore ordinario di Economia politica presso l’Università degli Studi di Brescia.

I poteri che governano la società civile sono tre: potere economico, ovvero controllo sulle risorse, potere politico, ovvero controllo sulla forza e potere dell’informazione, ovvero controllo della narrazione, della parola.

Nell’epoca illuminista si pensava che i poteri stessero in equilibrio a patto che ci fosse tra loro una forma costante di competizione, di concorrenza: una mano invisibile avrebbe riequilibrato, a un certo punto, lo squilibrio creato dalla pluralità. Oggi la realtà appare molto diversa. Si è eclissata la cieca fiducia nel progresso e nella bontà intrinseca dell’essere umano.

Nei Trenta Gloriosi, il periodo del dopoguerra e del boom economico, dal 1945 al 1975, sono sorte politiche di welfare che hanno offerto ampio credito alla teoria per la quale il benessere di pochi, aiutasse a progredire lo stato sociale di molti. Con l’accrescimento della ricchezza su scala mondiale, la velocità del mercato e l’emancipazione di alcuni settori del cosiddetto Terzo Mondo la domanda di servizi ha superato l’offerta: con il crescere della libertà e della cultura, sempre più persone richiedono per sé servizi essenziali, quali cure mediche e agevolazioni sociali per le classi meno agiate.

Il sistema improvvisamente non regge più. Negli anni Ottanta la globalizzazione selvaggia sconvolge gli standard precedenti, l’informazione diventa un bene economico e la mappa internet si configura come un vastissimo “spazio pubblicitario”. Acquisisce potere chi detiene gli strumenti tecnologici, vendendo “bacheche online” impensabili fino a poco tempo prima, e, di conseguenza, arriva a controllare la narrazione di fatti, persone, eventi e idee. L’algoritmo intelligente consiste nella capacità di riuscire a monetizzare i dati, prima di altri potenziali gestori. Si apre una lotta in cui chi possiede la conoscenza e la competenza sugli strumenti tecnologici arriva a influenzare radicalmente economia e politica. Siamo sulla soglia di un nuovo, ulteriore cambiamento per cui la preoccupazione principale dovrebbe forse essere quella di ritrovare l’autonomia del logos, ovvero riflettere accuratamente su come è possibile svincolare la narrazione dal potere tecnologico che la rende sempre più monolitica e conformata a interessi commerciali. La nostra privacy e i nostri dati sono costantemente a rischio. Quali modalità risulterebbero utili a tutelare i cittadini e al tempo stesso a offrire alternative convincenti ad aziende che mirano al continuo accrescimento del proprio profitto? Una proposta potrebbe essere quella di predisporre una tassa sulla pubblicità digitale per modificare il comportamento, come nel caso dell’inquinamento, e incentivare così un modello alternativo che si basa non sulla raccolta di dati ma sulla vendita di abbonamenti. Inoltre, rimane fondamentale sostenere la ricerca pubblica e, per quanto possibile, indipendente dalle ricadute dirette su mercato.

Bibliografia:

  • Acemoglu D. e Johnson S., Potere e Progresso, Il Saggiatore, Milano 2023
  • Romer P, Una tassa sui profitti da pubblicità digitale: https://adtax.paulromer.net/
  • Guardini R., La fine dell'epoca moderna|Il potere, Morcelliana Editrice, Brescia 1993
  • Florio M., Privatizzare la conoscenza, Laterza Editore, Bari 2021
  • Trigilia C., Disuguaglianze, Il Mulino, Bologna 2020

Mercoledì, 08 Novembre 2023 | Auruea Ghiroldi