Sulla possibilità di una “carta dei diritti universali”

Sulla possibilità di una “carta dei diritti universali”

Relatore: Gabriele Della Morte, professore associato di diritto internazionale presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università Cattolica di Milano
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Storicamente, il diritto internazionale si presenta come un insieme di norme rivolte ai governanti – il cd. «Gentle Civilzer of Nations» – più che ai governati. Eppure, specialmente a partire dall’epoca delle grandi rivoluzioni ideali e sociali, detto paradigma registra delle profonde trasformazioni, in primo luogo grazie alla progressiva affermazione delle dottrine volte alla protezione dei diritti umani.

Di tali trasformazioni si ritrovano diverse tracce nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, approvata il 10 dicembre 1948 con 48 voti a favore, nessun voto contrario e 8 astensioni (Arabia Saudita, Bielorussia, Cecoslovacchia, Iugoslavia, Polonia, Sud Africa, Ucraina e URSS).

Ma quanto è davvero «universale» tale dichiarazione? E quanto appare ancora opportuno ispirarsi a una siffatta impostazione «universalistica», tenuto conto che la crescente penetrazione della cultura dei diritti umani è andata sempre più orientandosi in senso locale e settoriale?

Sono questi gli interrogativi che saranno sollevati nel corso di questo intervento, che si articolerà intorno a tre aspetti principali volti a comporre un «trittico» di riflessioni sul tema.

Innanzitutto, si prenderà in considerazione la dimensione storica dell’evoluzione, passando in rassegna le diverse ‘generazioni’ di diritti (1° generazione: civili e politici; 2° generazione: sociali, economici e culturali; 3° generazione: di cooperazione, della pace e dello sviluppo; 4° generazione: della privacy, del patrimonio genetico).
In secondo luogo si esamineranno le principali tecniche di tutela (positiva e negativa) adoperate dagli organi di controllo dei dritti dell’uomo operanti in sede internazionale. Infine, si esamineranno alcuni problemi che si sono concretamente posti e che rivestono un’importanza simbolica per via dei diversi interessi meritevoli di tutela (caso del lancio del nano; caso del burkini; caso delle leggi che sanzionano le condotte negazioniste).

GABRIELE DALLA MORTE

Gabriele Della Morte è Professore associato di diritto internazionale presso la Facoltà di giurisprudenza dell'Università Cattolica di Milano.

E' stato: External Scientific Fellow del Max Planck Institute for International, European and Regulatory Procedural Law (a.a. 2015-2016); incaricato del corso di diritto internazionale pubbico presso la Facoltà di giurisprudenza dell'Università Cattolica di Milano (a.a. 2015-2016); Professore aggregato in "Regimi internazionali - istituzioni e regole" presso la Facoltà di scienze linguistiche dell'Università Cattolica di Milano (curriculum internazionalistico, a.a. 2007-2008; 2008-2009, 2009-2010 e 2010-2011); Chargé de cours presso l'Académie de droit international humanitaire et des droits de l'homme di Ginevra (a.a. 2007-2008); docente a contratto presso la Facoltà di scienze politiche dell'Università degli studi L'Orientale di Napoli (a.a. 2004-2005 e 2005-2006).

Dottore di ricerca, dal 2003, presso l'Università di Palermo e presso l'Università di Parigi 1 Panthéon-Sorbonne (la tesi è stata accolta in Francia con mention très honorable avec félicitations du jury), nel 1998 ha conseguito la laurea in giurisprudenza presso l'Università Federico II di Napoli (con la votazione di 110 cum laude).

Avvocato abilitato dinanzi alla Corte penale internazionale, ha patrocinato presso la Camera d'appello del Tribunale penale internazionale delle Nazioni Unite per il Ruanda (2003-2004), è stato Law Clerk presso l'ufficio del Procuratore del Tribunale penale internazionale delle Nazioni Unite per l'ex Iugoslavia (2000) e ha preso parte alle conferenze plenipotenziarie per l'istituzione della Corte penale internazionale (1998) e per la relativa revisione (2010).

Autore di una monografia e co-curatore di due volumi collettanei in cooperazione con gruppi di ricerca internazionali, ha redatto diversi articoli in riviste giuridiche italiane e straniere, ed è stato insignito, nel 2004, del premio della Società italiana di diritto internazionale per il migliore articolo (cd. Premio SIDI).

Caratteristiche dell'evento

Inizio evento Mercoledì 15 Marzo 2017 | 18:00
Luogo Sede Accademia Cattolica