• Individualismo e desiderio di legami

Michele Cometa: “Tecnologia e narrativa: il passato e il futuro dell’homo faber”.

Michele Cometa: “Tecnologia e narrativa: il passato e il futuro dell’homo faber”.

Nel suo brillante ed efficace libro Evoluti e abbandonati. Sesso, politica morale: Darwin spiega proprio tutto? (2014), Telmo Pievani ci consegna forse la più toccante elegia che sia mai stata scritta sull’origine del linguaggio: «Il problema è che pensieri e parole non lasciano fossili. Sono persi per sempre come lacrime nella pioggia.

Con altrettanta malinconia Lambros Malafouris, un archeologo cognitivista della scuola di Colin Renfrew scrive: «Parole come “me” e “io” non producono fossili, né lasciano alcuna traccia materiale immediatamente identificabile e universale.

Ai letterati queste elegie in margine alla dissoluzione di ciò che eravamo cognitivamente sono parecchio simpatiche e certamente hanno costituito e continueranno a costituire gran parte di quelle che chiamiamo narrazioni. Ma le cose stanno effettivamente così? È proprio vero che non ci sono giunti i fossili del comportamento narrativo? I pensieri non lasciano fossili? E nemmeno le parole?

In particolare le scienze cognitive e l’archeologia cognitiva ci forniscono altri e più agguerriti strumenti per studiare l’origine e l’evoluzione delle storie e ci permettono di risalire, almeno speculativamente, ben oltre il momento in cui si sono consolidati i miti (che non si dimentichi sono il precipitato di storie sempre più antiche). A ben vedere, infatti, qualcosa di quelle preistoriche narrazioni ci è rimasto e oggi intere discipline, lavorando sulla straordinaria convergenza tra gesti, utensili, linguaggio e narrazione (nel solco profondo scavato da André Leroi-Gourhan), fanno emergere dagli “utensili” (tools) tutta una serie di indicazioni sull’origine delle narrazioni e della letteratura.

Caratteristiche dell'evento

Inizio evento Mercoledì 18 Ottobre 2017 | 18:00
Luogo Sede Accademia Cattolica